Un cambiamento non di poco conto per il ticinese di origini austriache che ha praticamente trascorso tutta la sua vita alla guida di auto sportive, partecipando in carriera ad oltre 400 corse, ottenendo 100 podi - tra cui un terzo posto assoluto nella 24 ore di Le Mans - e 30 vittorie, da ricordare quella assoluta alla Porsche Super Cup di Montecarlo.

Come ci si sente nella nuova veste di Direttore immobiliare?
«Era un momento che prima o poi doveva arrivare e al quale devo dire di essermi preparato per tempo, affiancando - già da una decina d’anni - la passione per l’automobilismo a un lavoro nel settore immobiliare, in particolare occupandomi delle vendite di Andermatt Swiss Alps, progetto promosso dall’imprenditore egiziano Samih Sawiris e che sta trasformando il villaggio di Andermatt in un’importante stazione sciistica e in una località turistica già apprezzata a livello internazionale. Certo è che ora dovrò abituarmi a organizzare diversamente la mia vita e soprattutto dovrò fare a meno di quella scarica di adrenalina che soltanto una corsa può dare! Questo mi mancherà, ma devo ammettere che il mio lavoro riserva buone dosi di tensione, di carica emotiva e soprattutto è imprevedibile: ogni giorno è diverso dall’altro».

Attraverso quali tappe si è andato specializzando nel settore immobiliare?
«All’inizio ho lavorato soprattutto con amici e conoscenti i quali - in virtù della mia vasta rete di relazioni e di contatti maturati in ambito automobilistico e sportivo - mi chiedevano un consiglio o un aiuto per soddisfare il loro desiderio di trasferirsi a Lugano o in Ticino. Nel 2000 poi mi sono fatto promotore di una compravendita in Egitto e a partire dal 2010, durante la mia permanenza ad Andermatt, ho avuto modo di stringere stretti rapporti di collaborazione con Wetag Consulting. Insieme abbiamo potuto verificare molti ARCHITETTURA / WETAG CONSULTING DOPO 25 ANNI DA PILOTA PROFESSIONISTA IL QUARANTACINQUENNE PHILIPP PETER ABBANDONA LE CORSE E INDOSSA GIACCA E CRAVATTA PER AFFRONTARE, DAL 1 GENNAIO DI QUEST’ANNO, UNA NUOVA ENTUSIASMANTE SFIDA: LA DIREZIONE DELLA SEDE LUGANESE DI WETAG CONSULTING, SOCIETÀ IMMOBILIARE CHE PROPONE IN TUTTO IL TICINO, E NON SOLO, VILLE E RESIDENZE DI ASSOLUTO PRESTIGIO. aspetti comuni, anche nel modo di operare e consolidare una consulenza nel settore immobiliare, e dopo esserci conosciuti abbiamo concordato sul fatto che esistevano le condizioni per potenziare ulteriormente la filiale di Wetag a Lugano. Così è iniziato questo nuovo progetto che mi vede, con grande piacere e soddisfazione, direttamente coinvolto».

Che idea si è fatto della situazione attuale che sta attraversando il settore immobiliare luganese?
«Si tratta di un mercato che, almeno nella sua fascia medio-alta, resta abbastanza stabile senza risentire in particolar modo della crisi economica e finanziaria che ha colpito tutto il mondo. Lugano e il Ticino continuano ad essere ancora fortemente attrattivi grazie alle condizioni ambientali, alla qualità della vita, alle scuole e alla sanità, senza sottovalutare sicurezza, fiscalità e altre ben note ragioni che rendono il nostro territorio una destinazione di residenza molto ambita e ricercata anche da una clientela internazionale facoltosa. Si tratta di italiani, ma anche di famiglie dell’Est Europa , dei Paesi arabi, della Scandinavia, senza dimenticare i tradizionali bacini di provenienza come la Germania, la Francia e la Svizzera interna».

Wetag tratta esclusivamente immobili di prestigio. Questi oggetti non rischiano di essere numericamente limitati, proprio per le caratteristiche del territorio e la difficoltà di trovare ville e residenze già costruite disponibili sul mercato?
«Se da un lato è vero che il patrimonio edilizio di qualità non è illimitato e non sempre è facile trovare oggetti che corrispondano, per ubicazione, posizione, ampiezza, dotazione di servizi ecc. alle esigenze della clientela, d’altro canto bisogna considerare che esiste un importante mercato di “sostituzione”, nel senso che con il modificarsi delle esigenze della famiglia cambiano anche le richieste abitative e dunque tutta una serie di ville o di appartamenti di prestigio si liberano e tornano sul mercato, pronti ad essere acquistati o affittati da nuovi inquilini che subentrano ai precedenti occupanti. In quest’ottica è significativo il fatto che talune proprietà siano state trattate 2/3 volte dalla Wetag proprio perché si stabilisce un rapporto di fiducia che lega nel tempo le famiglie all’agenzia immobiliare».

Di quali doti occorre disporre per portare a terminare nel miglior modo possibile una compravendita immobiliare e quale aiuto le viene in questo senso dall’esperienza maturata in tanti anni trascorsi nel mondo delle corse?
«Direi innanzitutto la pazienza, cioè la capacità di saper aspettare: esattamente come durante una gara di 24 ore dove ci sono momenti in cui bisogna correre risparmiando al massimo le energie e altri in cui bisogna dare fondo a tutte le risorse e capacità. Anche in una compravendita c’è una fase di studio, che può essere anche molto lunga ed elaborata, seguita da un momento in cui invece bisogna essere pronti a prendere la decisione di chiudere definitivamente la trattativa. E poi c’è la forza del team, esattamente come durante le corse, nulla può essere lasciato all’improvvisazione e ognuno deve assolvere al meglio i propri compiti. Sono convinto che anche in un’attività come quella immobiliare occorre condividere progetti, programmi, informazioni, solo in questo modo si può ottenere quella motivazione dalle persone che rappresenta la condizione indispensabile per il successo di ogni operazione».

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